lunedì 25 febbraio 2008

Due streghe

Capitolo Primo: Hermes

“No, Hermione!” gridò Harry poco prima che la strega venisse colpita da una strano incantesimo lanciato da un magiamorte. La ragazza cadde a terra mentre il mago oscuro scappava.
Harry disperato, si precipitò dall'amica prendendole la mano.
“Svegliati Hermione, ti prego. Dì qualcosa.” disse il ragazzo mentre aveva le lacrime agli occhi e gridò a Neville: “Chiama aiuto svelto!”
“Sì, Harry.” gli disse Neville per poi correre subito verso Hogsmeade.
“Non ti preoccupare Hermione, stanno arrivando gli aiuti.”
La giovane strega fu immediatamente portata all'infermeria di Hogwarts, dove Harry fu spinto da una parte mentre Madama Chips interveniva sul corpo della ragazza che venne subito portata in un reparto speciale.
“Non può morire, non può morire.” continuava a dire Harry seduto su una panca del corridoio, mentre Neville aveva chiamato gli altri, che si precipitarono in infermeria, i primi fra tutti ad arrivare furono Ron e Luna.
Ron si avvicinò all'amico senza dire una parola, semplicemente mettendogli una mano sulla spalla e gli domandò: “Harry come sta? Che ha detto Madama Chips?”
“Ron niente, non mi ha detto niente.”
“Non ti preoccupare, Hermione è forte, si riprenderà.”
“E se non dovesse succedere, se dovesse.”
“Harry.”
“Ron, ho così tante cosa da dirle, così tante da cose da fare. Non voglio che mi lasci, non può abbandonarmi come hanno….”
Madama Chips gli si avvicinò e mentre si toglieva i guanti con lo sguardo basso disse: “Signor Potter, sembra che la sua amica sia stata colpita da un Hermes”
“Che vuol dire? Cos’è un Hermes?” domandò Harry sconvolto.
“E’ un trasferimento dell’anima in un altro tempo e spazio. Dura per circa dodici ore.”
“Vuol dire che fra dodici ore Hermione si sveglierà?”
“Sì, ma se verrà ferita o uccisa in quella realtà, potrebbe non risvegliarsi. Sa se la sua amica ha desiderio di incontrare qualcuno del passato?”
“No, non lo so proprio.” rispose Harry.
“Va bene, non si preoccupi, tutto andrà bene” disse l'infermiera prima d’andare.
“Visto, Harry? Si riprenderà, come dopo quella notte al ufficio misteri.”
“Ron! Grazie per l’aiuto.”
“A cosa servono gli amici altrimenti?” disse il rosso sorridente.
Harry sorrise anche lui e poi aggiunse: “Ora basta, quando Hermione si sveglierà questa volta le dirò tutto quello che provo per lei.”
“Finalmente, Harry!!”
Harry lo guardò sorpreso e gli domandò: “Tu lo sapevi?”
“Ehi sono o non sono il tuo migliore amico? Vuoi che non mi rendessi conto che ti eri innamorato di lei dopo Ginny, soprattutto dopo che hai mandato all'inferno quel bastardo di Voldemort. Ma se vuoi sapere come la penso ci stai mettendo troppo a dichiararti, di cosa hai paura?”
“Che lei non provi lo stesso per me, di rovinare la nostra amicizia, e poi c’eri tu…”
“Io!?” disse Ron stupefatto “Ehi io mi sono solo preso un cotta per lei al nostro sesto anno, il tuo è amore o meglio dovrei dire il vostro è amore.”
“Ron?!”
“Potter, quella ti ama da anni ormai, fidati. L'ha detto a mia sorella e sai come Ginny non è proprio una tomba.”
Harry sorrise.

Hermione si ritrovò davanti a un cancello di una tipica casa inglese.
Dove sono? Cos’è questo posto? E’ strano mi sembra d’esserci già stata.” pensò quando sentì delle voci e per poi nascondersi dietro a un cespuglio.
“James non puoi portare tutto dentro in un solo viaggio, i vicini potrebbero vederti”
“Smettila, Lily, tu preoccupati del piccolo Harry.”
Erano una coppia, che scesi da un auto, rientravano a casa con la spesa.
“Che strano” pensò Hermione guardandogli dal suo nascondiglio “Mi sembra di conoscerli. Oh mio Dio non può essere! Sono James e Lily Potter, i genitori di Harry.”
I due rientrarono in casa. Mentre Hermione usciva dal suo nascondiglio.
Dove sono capitata? O meglio quando? si domandò la grifondoro "Aspetta, Hermione, pensa. Sono stata colpita da quell'incantesimo che mi ha riportato indietro nel tempo. L’unica possibilità che ho per tornare nel futuro è di parlare col più potente mago del mondo: Albus Silente. Devo andare a Hogwarts.”
Ma qualcosa la bloccava. “Perché non vedere prima com’erano i genitori di Harry?” pensò “Ok li guardo dalla finestra un secondo e poi vado.” Ed entrò nel cortile e iniziò a spiarli" da una finestra.
Lily stava mettendo a posto la spesa e intanto James, in un’altra stanza, giocava con Harry con quello che sembrava un piccolo boccino d’oro: il padre lo lanciava e il piccolo cercava di prenderlo. Il bambino rideva e si divertiva come un matto giocando con il genitore, che rideva pure lui e gli diceva: “Bravo, Harry, prendi il boccino.” E una volta il bambino ci riuscì e James gridò: “Bravo Harry” e lo prese in braccio facendolo volteggiare, il piccolo rideva guardando con i suoi occhi verdi il padre che continuò dicendo: “Harry James Potter, tu sarai il migliore cercatore che Grifondoro abbia mai avuto. Quando avrai undici anni andremo insieme a comprare una Nimbus 1700, e quella sarà la tua prima scopa. In più scommetto che sarai un degno erede dei malandrini.”
“Ehi lui deve dormire adesso.” disse Lily appena entrata e gli prese il bambino dalle braccia del marito
“Ma Lily è presto, lui deve diventare un campione.” Poi rivolto a Harry “Dì a mamma come hai preso al volo il boccino.” Harry non smetteva più di ridere.
“Il Quidditch va bene, ma mi auguro che non prosegua l’eredità dei malandrini.”
James la guardò male e disse: “Lui sarà un malandrino. Lui sarà il leader della nuova generazione dei malandrini, insieme ai figli di Sirus e di Remus…”
“Già l’immagino che banda saranno. Ehi non stai dimenticando Peter?” disse ironica Lily
“Cara, non credo che Peter potrà mai riprodursi” disse ridendo il mago.
“Cattivo!!” disse lei e poi si rivolse al bambino “Sai Harry devo tenerti lontano dall'influenza nefasta di tuo padre e dei tuoi “zii””
“Cosa intendi dire con influenza nefasta?”
“Che tu e Sirus darete al bambino dei cattivi esempi.”
“Io e Sirus?!”
“Sì, tu e Sirus. Ancora non ho capito perché ho acconsentito che il padrino di Harry fosse quel playboy di Sirus Black. Già mi immagino cosa potrà fare questo tesoro a scuola seguendo i vostri esempi, si caccerà sempre nei guai e andrà dietro a ogni ragazza che incontrerà.”
“Ehi perché non parli pure dell'influenza che potrà avere lo zio Remus?”
“Perché Remus Lupin è una persona seria lui. Harry sarà uno studioso, diventerà prefetto e poi capo scuola.”
“Noooooo!!” Gridò James Potter “Dovranno uccidermi prima che accada.”
Poi a un tratto si udì un rumore come di un ramo spezzato nel cortile.
Hermione si stava così divertendo che non si rese conto d’aver pestato un pezzetto di legno.
“James!!” disse Lily stringendo il bambino
“Lily, vado a vedere stai attenta. Se mi succede qualcosa….”
“James ti prego.”
L’uomo estrasse la bacchetta e si precipitò fuori. Hermione ebbe appena il tempo di nascondersi, ma il mago aveva visto la sua ombra e, puntata la bacchetta lanciò uno schiantesimo, che colpì la giovane strega in pieno facendola cadere svenuta.
“James!!” gridò Lily uscendo.
“Cavolo, Lily, ti avevo detto di restare con Harry.”
Lily si avvicinò a Hermione “Oh ma è una ragazza.”
“E anche carina.” aggiunse James.
“James Potter, ti sembra il momento? Ti ricordo che sei sposato e che è troppo giovane per te.”
“Ehi Signora Potter che è il giorno prendiamo a mazzate tuo marito.”
“Sì.” rispose lei sorridendo “James portiamola dentro, non possiamo lasciarla qui.”
“Ma…”
“Niente ma, portala dentro.”
James la prese in braccio e rientrò per poi sdraiare Hermione su un divano del salotto.
Intanto Lily, ripreso in braccio il piccolo Harry osservò la sua ospite.
“Guarda, James, la sua sciarpa rossa e oro, è una Grifondoro. Ma che ci sta a fare così lontana dalla scuola? E poi da sola di questi tempi?”
“Forse è una mia fan”
“Ma va Potter”
“Lily hai notato che un po’ ti somiglia”
“Si?! Dove?”
“Sembra una ragazza intelligente. Forse è una “so tutto io” come te.”
“Bella battuta.”
“Dammi Harry tu intanto perquisiscila.”
“Ok” disse lei dato il bambino al padre. Lily si mise a perquisire la ragazza. Sotto il mantello trovò la borsa: dentro c’erano i risultati del M.A.G.O. e un libro della storia di Hogwarts
“E’ straordinaria, ha voti eccezionali.” disse la strega mentre leggeva il foglio
“Fai vedere” e la moglie gli passò il foglio riprendendo il bambino “Incredibile!" disse James "L’avevo detto che ti somigliava. E' una secchiona come te. Si chiama Hermione Jane Granger. Dovremo chiedere aiuto al professor Silente o a Sirus per sapere qualcosa di più su di lei”
Lily lo guardò con aria interrogativa: “A parte che potremo aspettare che si svegli, e che capisco di chiedere al professore, ma mi spieghi perché dovremo chiederlo a Sirus?”
“Che domande, conoscendo Sirus è impossibile che non abbia notato una bellezza simile soprattutto della nostra casa.”
“James Potter, sei…” disse la giovane donna con un aria severa per poi mettersi a ridere.
Intanto il piccolo Harry, non faceva altro che guardare silenzioso e interessato la ragazza, poi sua madre come a cercare qualcosa che le due avevano in comune.
“Ma guarda Harry, come osserva la nostra ospite si vede che è mio figlio, ha buon gusto.”
“Ma smettila…” disse la strega e poi guardò Harry gli sorrise e gli disse: “Sei un po’ troppo piccolo per interessarti alle ragazze. Ma promettimi che quando troverai la ragazza giusta me la farai conoscere.”
Il bambino sorrideva alla madre, poi intervenne il padre “Si, Harry, mi raccomando che sia una Grifondoro.”
“No, va bene di qualunque casa, piccolo mio. Ma che sia una brava ragazza, che però ti sappia anche tenere testa.” disse la madre per poi metterlo nel box.
“Lily, vado a parlare con il professore tu stai con la nostra ospite.”
“Sì, va bene. Torna presto pero.”
“Sì, certo.” rispose James e la baciò, poi rivolto ad Harry nel box disse: “Giovanotto mi raccomando veglia sulla mamma e sulla nostra ospite” e poi uscì.
Lily presse il libro di Hermione. “Strano” pensò “Non conosco questa edizione della storia di Hogwarts.” L'aprì e cercò l’anno di pubblicazione e sussurrò: “Non può essere”. Poi ad alta voce lesse la dedica: “Con affetto alla mia miglior amica Hermione Granger.” Si fermò un attimo e sussurrò: “Harry Potter.” La strega guardò verso il box dove suo figlio giocava poi di nuovo la ragazza svenuta sul divano.
“Ma tu chi sei? Da dove vieni?” aprì il volume e ci trovò dentro una foto babbana come segnalibro che ritraeva un ragazzo con i capelli ribelli, gli occhi verdi e una cicatrice a forma di fulmine sulla fronte. Di nuovo la madre guardò suo figlio. Poi sempre dentro al libro ci trovo un foglio piegato in quattro, una lettera. Lily a lesse nella sua mente.
Caro Harry,
come è difficile scrivere certe cose, fosse un tema di pozioni sarebbe molto meglio. Harry non riesco più a nascondere ciò che provò per te, ormai da sempre, non riesco a ricordare quando la mia amicizia nei tuoi confronti è cambiata, diventando amore. Si perché signor Potter io ti amo, ti amo, ti amo e lo vorrei gridare al mondo. Ma ho paura che tu non mi consideri neanche una ragazza, ma a volte quando mi guardi ho come la certezza che tu qualcosa per me provi.
Con amore
Tua per sempre Hermione.



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